Rientro a scuola e figli con BES: 5 consigli per i genitori

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Il momento del rientro a scuola avendo figli con BES è quasi sempre stressante per tutti, non è vero?

In questo articolo abbiamo raccolto alcuni consigli per affrontare questo momento delicato ed importante per te e tuo figlio.

Il rientro a scuola e figli con BES: pensieri ed emozioni

Lo scorso anno con le restrizioni causa Covid-19 ha messo a dura prova la vita di tutti.

Le persone con Bisogni Educativi Speciali e le loro famiglie sono state maggiormente coinvolte.

Immaginiamo che anche tu senta il peso di tutto questo.

Ora è arrivato Settembre e il rientro a scuola con figli con BES è un pensiero che ti occupa la mente.

Ti trovi a dover fare molte cose per assicurarti che tuo figlio sia pronto.

Spesso le emozioni e i pensieri prendono il sopravvento, tra vita personale, lavorativa ed affettiva.

Essere genitore, d’altronde, è un lavoro complesso che ha bisogno di attenzione e cura.

Proprio per questo abbiamo pensato a dei consigli a riguardo.

Quali possono essere?

Vediamoli insieme.

6 consigli per il rientro a scuola con figli con BES

1) Non sei solo

È perfettamente normale sentirsi sopraffatti dallo stress.

Non riguarda solo te come genitore, ma anche tuo figlio e i professionisti con cui interagisce.

Perciò, fai un respiro profondo e sappi che non sei solo.

E chiedi aiuto.

Come?

Se hai un’assistente a casa, puoi chiedere di fare dei turni che ti permettono di avere tempo per te stesso.

Oppure chiedi ai tuoi familiari o amici di cui ti fidi.

Se sei da solo con tuo figlio, assicurati di fare delle pause di tanto in tanto.

In pratica, prenditi cura di te stesso.

È importante che tu riconosca che stai facendo del tuo meglio e se non stai bene, non sarai in grado di aiutarlo.

2) Imposta una routine scolastica per il rientro a scuola di tuo figlio con BES

Almeno una settimana prima del rientro scolastico, cerca di riportare tuo figlio alla routine scolastica.

Come?

Ad esempio svegliarsi presto come se dovesse andare a scuola, organizzare la sera il materiale che servirà per le attività del giorno dopo o preparare eventuale denaro per la mensa o per la merenda.

Potrebbe essere d’aiuto una striscia con i simboli della CAA.

Trova il modo migliore affinché queste attività siano adeguate alla sua situazione.

3) Preparati per il prossimo semestre

Tuo figlio ha diritto ad un Piano Educativo Individualizzato (se non lo hai ancora richiesto, leggi il nostro articolo in merito).

Un piano individualizzato e un sostegno adeguato lo aiuteranno ad avere successo nella vita, oltre che a a raggiungere gli obiettivi scolastici.

Se il processo ti è nuovo, familiarizza con i dettagli del PEI di tuo figlio e con gli obiettivi che trovi specificati.

Se avessi domande su uno qualsiasi dei temi contenuti all’interno, consulta l’insegnante di tuo figlio o gli altri professionisti che lavorano con lui.

Sapranno sicuramente aiutarti.

4) Connettiti personalmente con l’insegnante e i terapisti di tuo figlio

Se gli insegnanti e i terapisti di tuo figlio non ti conoscono, è più difficile che si instauri un rapporto e che cerchino idee e aiuto anche da te.

Se possibile, fissa un orario per andare a scuola prima che suoni la campanella in modo da incontrare e comunicare con le persone che lavorano con tuo figlio.

Fornisci loro informazioni sui punti di forza e sulle sfide che affronta in altri contesti.

Ma attenzione.

Non sovraccaricare il personale della scuola proprio mentre si prepara per l’inizio dell’anno.

Ancora più importante, fai sapere a tutti che sei disponibile a parlare, disposto a considerare le opzioni e desideroso di essere incluso nell’esperienza educativa di tuo figlio.

Dai il tuo indirizzo e-mail o numero di telefono in modo da essere facilmente raggiungibile e chiedi quale possa essere il modo migliore per comunicare con loro.

A volte una semplice domanda può fare la differenza.

5) Aiuta tuo figlio ad avere il controllo

Il ritorno a scuola è un momento stressante per i bambini e tuo figlio potrebbe risentirne.

A volte, un senso di controllo può aiutare ad alleviare parte di questo stress.

Come?

Durante il giorno, prova a dare a tuo figlio il maggior controllo possibile su alcune cose, come ad esempio chiedergli di scegliere cosa mangiare, quale attività fare, quali passatempi provare e così via.

Meglio lasciarlo essere il più creativo possibile.

Queste azioni, infatti, lo aiuteranno a far percepire un maggior controllo che, a loro volta, ridurranno il suo stress.

6) Sii realista

Stabilisci aspettative e obiettivi di apprendimento realistici.

La prima cosa da fare è capire cosa può gestire tuo figlio e cosa sarebbe troppo per lui.

Essere realistici vale sia per le capacità di tuo figlio di apprendere in un ambiente diverso, sia per le tue capacità di essere un insegnante a casa.

Parla di questo anche con l’insegnante di tuo figlio, per stabilire obiettivi e compiti a casa più adeguati per portare avanti gli studi.

Bonus… in caso di didattica a distanza (DaD)

7) Tieni traccia dell’attenzione di tuo figlio

Se tuoi figlio dovrà partecipare alla didattica a distanza con piattaforme di videoconferenza, ci sono alcune cose da tenere a mente.

Molti bambini con Bisogni Educativi Speciali hanno difficoltà a concentrarsi.

Prestare attenzione per un lungo periodo di tempo è difficile per tutti.

Dover mantenere il contatto visivo ed evitare distrazioni è un grande sforzo per l’attenzione di tuo figlio.

Inoltre, i bambini con Bisogni Educativi Speciali hanno bisogno di feedback costanti e puntuali e questo potrebbe essere difficile con modalità virtuali.

Se ritieni che tuo figlio stia attraversando un periodo difficoltoso per quanto riguarda l’aspetto dell’attenzione, hai diverse opzioni:

  • sederti con lui durante le chiamate virtuali. Se non ti è possibile farlo, ogni tanto fai un controllo e dì qualche parola di incoraggiamento se e quando lo ritieni opportuno;
  • chiedi all’insegnante come sia andata la giornata, affinché tu possa dare un rinforzo positivo in seguito.

Un altro punto da tenere a mente è tenere traccia della durata massima d’attenzione. Ciò può aiutare ad informare la scuola ed elaborare un piano di insegnamento ancora più efficace.

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