Cosa significa lavorare con l’Autismo?
Il bambino che parlava con la luce è il libro che prova a rispondere a questa domanda complessa, raccogliendo quattro storie di bambini diversi.
Perché quando parliamo di Autismo, ci riferiamo più precisamente ai Disturbi dello Spettro Autistico.
E l’autore lo chiarisce subito.
Maurizio Arduino, psicologo e psicoterapeuta responsabile del Centro Autismo e Sindrome di Asperger di Mondovì (Cuneo), è la voce narrante delle quattro storie.
Ed è proprio la sua prospettiva di professionista, esperto nel settore, che arricchisce la lettura di questo libro.
Come?
Lavorare con l’Autismo: lo sguardo umano
Silvio, Cecilia, Elia e Matteo sono i bambini protagonisti delle quattro storie di questo libro:
- Il bambino che parlava con la luce
- La bambina delle corde
- Correndo sul campo di battaglia
- Un mondo di numeri
Attraverso il loro modo unico di comunicare, ovvero la luce, le corde, la corsa e la matematica, Arduino ripercorre i primi anni di ognuno fino alla fine del percorso scolastico.
Lontano da ogni linguaggio scientifico e professionale, racconta cosa significa lavorare con l’Autismo soffermandosi sulla quotidianità vissuta con i bambini e le rispettive famiglie.
E lo fa narrando le difficoltà, le paure, le incertezze, i dubbi e i fallimenti.
Definisce il suo lavoro quotidiano con un’immagine molto chiara.
Allora era un po’ come trovarsi in un tunnel ed essere concentrati sull’attesa della luce che ne annuncia la fine, e quello che c’è dentro il tunnel, che poi è la vita reale del bambino e della famiglia, non riesci a vederlo, o meglio, lo intravedi simile a un macigno che ostruisce il passaggio e che per prima cosa va trasformato in una porta.
Maurizio Arduino
Le variabili fondamentali nel lavoro di un professionista

Per un qualsiasi professionista i libri e le tecniche sono molto importanti da conoscere per affrontare i problemi di varia natura.
Si sa che per facilitare l’apprendimento ne esistono diverse, ad esempio la Comunicazione Aumentativa e Alternativa o il Video modeling.
Ma sono sufficienti?
Arduino risponde di no e si sofferma su un aspetto importante: sono le persone una variabile fondamentale.
Avevo insomma la sensazione che una sperimentata metodologia di trattamento dell’autismo potesse fallire perchè non teneva conto di una variabile fondamentale: le emozioni, i sentimenti, i pensieri che la metodologia stessa evocava nei genitori. L’efficacia di un intervento educativo e l’uso di una tecnica testata scientificamente non sono indipendenti dalla persona che li applica.
Maurizio Arduino
Ed è proprio da questo incontro, imparando a vedere con gli occhi di ogni bambino, che è possibile creare percorsi terapeutici efficaci.
Con fallimenti ma anche piccole vittorie condivise.
Questo è un libro per professionisti di qualsiasi formazione.
Ma non solo.
Anche per genitori, per cogliere una prospettiva diversa su cosa significa lavorare con persone con Disturbi dello Spettro Autistico.