In questo articolo, pensato per genitori, insegnanti ed operatori, troverai tutte le informazioni necessarie per comprendere l’importanza delle abilità visuo-spaziali nello sviluppo di un bambino.
Grazie ai 5 consigli, sarai in grado di allenarle e potenziarle, in particolare con bambini e ragazzi con Bisogni Educativi Speciali.
Abilità Visuo-Spaziali: cosa sono e perché sono importanti
Quando parliamo di abilità visuo-spaziali ci riferiamo a competenze che fanno parte dell’intelligenza non verbale.
Cosa vuol dire?
Sono abilità coinvolte nei processi di elaborazione ed integrazione delle informazioni visive e spaziali. Di conseguenza, consentono una corretta interazione con il mondo circostante.
Tutti le usiamo quotidianamente. Ma quali sono?
Ad esempio quando:
- memorizziamo a livello visivo un’informazione o un volto;
- disegniamo, scriviamo e copiamo una figura;
- ci orientiamo nello spazio (es. con una cartina geografica o con l’auto);
- mettiamo in colonna o allineiamo numeri, lettere, oggetti;
- decifriamo lettere, simboli, numeri;
- ci muoviamo e compiamo un’azione nello spazio;
- riconosciamo la destra e la sinistra;
- riconosciamo forme geometriche.
Quando nel bambino sono presenti delle difficoltà, siamo in presenza di disturbi che possono essere corretti attraverso delle attività specifiche.
Che tu sia un genitore, un insegnante o un operatore, è importante saperle riconoscere ed essere in grado di aiutare il bambino.
Cosa sono, quindi, questi disturbi?
E quali le attività per allenare queste abilità?
Continua a leggere per scoprirlo.
I disturbi delle abilità visuo-spaziali nel bambino

Nell’età pre-scolare e scolare, si possono manifestare dei disturbi nelle abilità visuo-spaziali che influenzano le attività quotidiane del bambino.
Ma cosa intendiamo nello specifico?
sono disordini che determinano un'erronea stima degli aspetti spaziali fra diversi oggetti che riguardano il rapporto tra la persona e l'oggetto, le relazioni stesse fra diversi oggetti e l'orientamento degli stimoli, associata ad una corrispondente caduta nelle capacità di memoria e di pensiero spaziale.
Benton (1985)
Molti bambini e ragazzi con Bisogni Educativi Speciali vivono queste difficoltà.
Sono, infatti, piuttosto diffuse tra gli alunni, anche se ad oggi non esiste una loro classificazione e descrizione come Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA).
Nonostante ciò, troviamo la definizione di Disturbo dell’ Apprendimento Non Verbale (DAVN), che raggruppa tutte le persone che presentano tali difficoltà (tutt’oggi oggetto di discussione tra gli studiosi).
Ma quali sono i campanelli di allarme che un genitore, un insegnante o un operatore possono riconoscere?
Vediamoli insieme.

Difficoltà visuo-spaziali in abilità
- Di calcolo: allineare i numeri in colonna, lettura direzionale delle operazioni e dei segni matematici, resti e riporti
- Geometriche: riconoscimento di forme e trasformazione delle figure, posizione degli elementi nello spazio e loro riconoscimento
- Grafiche: copiare una figura, disegno con rapporti spaziali e proporzioni non corrette adeguate all'età
- Di orientamento: uso di mappe, comprensione di simboli e rappresentazioni schematiche
- Sociali: interpretazione degli elementi non verbali della comunicazione (gestualità, mimica, espressioni facciali)
Ma c’è una buona notizia. Tali difficoltà possono essere affrontate.
È molto importante, infatti, allenarle e potenziarle in età pre-scolare e scolare.
Come?
Continua a leggere per scoprirlo.
5 consigli per allenare le abilità visuo-spaziali

Qui di seguito abbiamo selezionato 5 tipologie di attività utili e divertenti.
Puoi usarle in diversi contesti con tuo figlio, un alunno o una persona con cui porti avanti un percorso educativo-riabilitativo.
Vediamo insieme quali sono nello specifico.

1) Giochi corporei
Giochi come basket, tennis e bowling allenano la coordinazione oculo-manuale ed esercitano la capacità di calcolare la distanza spaziale tra il bambino e uno o più oggetti (canestro, pallina da tennis, birilli).

2) Giochi visuo-percettivi
Sono giochi con consegne verbali, riferimenti visivi o termini spaziali (guarda, cerca, sotto, sopra, destra, sinistra).
Esempio di attività: si avvicinano due immagini con l’obiettivo di trovare le differenze, oppure diversi oggetti raffigurati su un foglio e si chiede al bambino di cercarne uno specifico attraverso indicazioni spaziali (cerca la penna in alto a sinistra, cerca la palla vicino al telefono rosso).
Un altro gioco è cercare un oggetto nascosto in una foto (“trova l’intruso”). La tombola degli opposti è un altro gioco con le immagini: il bambino ne pesca una e deve pronunciare velocemente la parola opposta, cercando la figura dell’opposto sulla sua cartella.
Con lo stesso materiale si può giocare al domino degli opposti, in cui il bambino deve affiancare la propria tesserina ad una che rappresenti il significato opposto.

3) Giochi da tavolo
Giochi come il memory, che allena la memoria visuo-spaziale, oppure i puzzle che potenziano la capacità di riprodurre un’immagine su copia, integrando le informazioni visive e spaziali con l’esecuzione motoria e la pianificazione.
Altri giochi utili: tombola, battaglia navale e le costruzioni Lego.

4) Giochi grafo-motori
Giochi come tracciare labirinti favorisce il problem-solving spaziale, unire i puntini allena la rappresentazione mentale di un’immagine che si formerà dalle linee e l’integrazione visuo-motoria.
Altri giochi: fare cruciverba, copiare figure da un modello, ricostruire immagini, completare le figure. Il consiglio è partire sempre da figure semplici per poi aumentare la complessità.

5) Giochi online
Giochi come Completa la figura, dove sono presentate carte raffiguranti frutta, cibo e animali in cui viene omessa una porzione dell’immagine.
L’obiettivo è completare la figura associando la carta corretta, individuabile tra possibili soluzioni. Al completamento corretto viene pronunciata la parola corrispondente alla figura.
Il gioco stimola: le abilità visuo-spaziali, la coordinazione oculo-manuale, la motricità fine e il linguaggio.